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Misurazione dell'ossigeno disciolto: più facile che mai

14 apr 2020

Prodotto

Sai perché la tua acqua potabile diventa piatta dopo averla lasciata intatta per alcune ore? O perché il tuo succo d'arancia cambia colore e si scurisce un po' quando la bottiglia viene lasciata aperta più a lungo?

Uno dei fattori chiave alla base di questi cambiamenti è la quantità di ossigeno nella bevanda.

Vorrei condividere con te alcune informazioni sugli effetti (sia positivi che negativi) dell'ossigeno quando disciolto nei liquidi, quali parametri influenzano il contenuto di ossigeno disciolto (DO) e su come valutare accuratamente la concentrazione di DO.

Perché la concentrazione DO è importante?

Accanto a pH e conducibilità, l'ossigeno disciolto è uno degli indicatori più importanti della qualità dell'acqua. L'ossigeno si dissolve nelle acque superficiali in base alla sua pressione parziale (legge di Henry), ma anche a causa di processi di aerazione (es. vento, rapide). Inoltre, l'ossigeno viene introdotto nell'acqua come sottoprodotto della fotosintesi da piante e fitoplancton. L'ossigeno disciolto è essenziale per la sopravvivenza dei pesci e di qualsiasi altro organismo acquatico che respira ossigeno.

Il contenuto di DO può essere ridotto quando troppi batteri o alghe contaminano l'acqua. I batteri si nutrono di alghe morte e altro materiale organico, consumando ossigeno e producendo anidride carbonica. Se tutto il DO viene consumato dai batteri, viene chiamato eutrofizzazione. Quando il contenuto di DO nell'acqua scende al di sotto di 5 mg/l, la vita acquatica è sottoposta a stress e, se la concentrazione è ancora più bassa, una grande quantità di vita acquatica può morire. L'ossigeno disciolto può essere valutato direttamente, in situ in acque superficiali, mediante la tecnica di misurazione diretta.

Impara di più riguardo misurazione dell'ossigeno disciolto nelle acque superficiali scaricando la nostra Application Note gratuita:

Application Note: DO in acque superficiali in base a ISO 17289